Castel del Piano

Castel del Piano, cittadina adagiata su un fianco del Monte Amiata, nella sua parte occidentale, è il borgo più popoloso di questo versante montano. Un centro storico fra medioevo e Rinascimento, una parte moderna che testimonia la sua vivacità economica e sociale fin dai primi dell’Ottocento, poi per tutto il Novecento fino ad oggi.  

Immerso nel verde dei castagneti, corteggiato da olivi di pregio, in specie la rinomata olivastra e da vigne (soprattutto Montecucco), possiede campagne che per la loro fecondità costituiscono, per definizione storica, “la conca d’oro” dell’Amiata che poi, con le sue frazioni di Montegiovi e Montenero si affaccia alla val d’Orcia grossetana. 

Un paese ricco di acque, sorgenti, torrenti e fiumi che ne fanno un luogo incantato in tutte le stagioni dell’anno: dall’inverno che attrae turisti per la neve (la stazione invernale del Monte Amiata è disponibile da dicembre a marzo), la primavera che offre colori mozzafiato e essenze vegetali e arboree che costituiscono vere e proprie biodiversità ricercatissime dagli esperti. 

In estate Castel del Piano ristora i residenti e i turisti che popolano i parchi, i prati, i castagneti, i quali diventano poi protagonisti dell’autunno con l’offerta delle castagne,  frutto fra i più prelibati della montagna e  i funghi, che è possibile trovare in quantità, pregiati e saporiti. 

Ma le stagioni non sono soltanto bellezza ambientale e naturale. Ogni momento dell’anno offre testimonianze di una tradizione e di una cultura, anche gastronomica, fissata adesso in feste e sagre, ma anche in cerimoniali e riti che vengono da molto lontano: si comincia con le tradizioni legate al natale e all’Epifania; con la rappresentazione del presepe vivente nel centro storico, un momento in cui il paese vecchio diventa una Betlemme in miniatura e poi la tradizione dei fuochi che ardono per tutta la notte per rompere le tenebre invernali. 

A Castel del Piano si canta ancora la Befana, un antico rito di questua che appartiene a una solida cultura contadina strettamente conservata e tramandata. Una cultura che in chiave musicale è interpretata da un coro antico, unico nel suo genere, quello dei Cardellini del Fontanino, che sintetizzano il mondo contadino e le radici casteldelpianesi.  

E ancora il 17 gennaio con festa di Sant’Antonio abate si benedicono gli animali e si consuma un pasto collettivo a base di formaggi, salumi e ceci, e pane, frutto di questa terra. 

Non manca a Marzo la grande festa delle frittelle, al centro di un motoraduno noto in tutta la regione, con eventi musicali e gastronomici a cura del locale Moto club. E’ il primo degli eventi primaverili che si susseguono soprattutto nel periodo pasquale, in cui la grande attrattiva è  la processione storica del Venerdì Santo. I

Il cartellone estivo è sempre molto nutrito, fra eventi musicali, teatrali, feste titolari delle quattro contrade di Borgo, Monumento, Poggio e Storte in cui il paese è suddiviso e che gareggeranno fra di loro, l’ 8 settembre col palio delle contrade, una giostra di cavalli che riproduce molto da vicino il palio di Siena. 

Poi lo show dell’autunno, con la vendemmia e con la raccolta delle castagne e dei funghi, fino alla fine di ottobre e quella delle olive che occupano il mese di novembre. Da non perdere le tre fiere storiche: il 9 gennaio, fiera di San Bastiano, il secondo lunedì dopo Pasqua fiera di San Vincenzo e il 9 settembre, la storica fiera che risale al 1400. Non mancano feste tipiche nemmeno nelle frazioni di Montegiovi e Montenero: a Montegiovi a Giugno, sagra della ciliegia e l’ultima domenica di settembre la sagra della bruschetta e dell’olio nuovo. 

A Montenero a maggio la Festa patronale di San Servilio con la sagra della lasagna, la pintata del rotolo e la motosgassata del Montecucco e a Luglio Birragustando,  un parco della birra artigianale. Ce n’è insomma per tutti i gusti in ogni stagione dell’anno, ma a questo si aggiunge la possibilità di esercitare ogni genere di sport: esistono palestra, un palazzetto dello sport, campi da tennis, da calcio, piscine. 

Si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo grazie a una sentieristica di recente disegnata  e ben segnalata e per la quale è possibile usufruire, se richiesto, di guide professionali. E nella parte alta della montagna, al prato delle Macinaie esistono tracciati per percorsi di bike sia per adulti che per bambini. 

Da Castel del Piano si può facilmente raggiungere la vetta Amiata, ma anche il mare di Marina di Grosseto, Principina, Castiglione della Pescaia. A poca distanza stazioni termali notissime: San Filippo, Bagno Vignoni, San Casciano dei Bagni, Terme di Petriolo, Terme di Sorano e Terme di Saturnia.

Il casale vacanze San Giacomo si apre nella “conca d’oro” di Castel del Piano. Immerso nei castagneti e oliveti di proprietà possiede tutti i comfort e gode di un’accoglienza familiare e curata nei minimi dettagli. Grandi spazi verdi, giardino, bosco.